la bellezza letteraria
Introduzione
A differenza delle arti visive e di quelle musicali, la letteratura esprime il bello con parole. Dato che “parola” richiama “concetto”, la realtà letteraria sembrerebbe perciò smentire quanto si è detto sul fatto che le arti colgono il senso della realtà in una modalità non-concettuale.
Ma la parola in letteratura ha una valenza diversa da quella che ha in filosofia (e nel sapere in generale, come nelle scienze): come già osservava Aristotele la letteratura non cerca di enucleare le strutture generali della realtà tramite concetti universali, ma tratta di realtà particolari (come una storia, fatta di diversi eventi), dentro cui si può intravvedere un senso, senza tuttavia pretendere di possederlo conoscitivamente. La parola quindi in letteratura non ha una valenza definitoria, ma una valenza (più modestamente) allusiva.
Quelli che seguono sono contributi di rilettura di alcuni autori letterari, noti o meno noti. Senza alcuna pretesa di completezza.
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